La questione romana fu la lunga contesa del Risorgimento italiano intorno al controllo territoriale di Roma e al ruolo della città,[1] che si aprì dopo la conquista italiana il 20 settembre 1870 e la proclamazione a capitale del Regno, mentre la Santa Sede, che per secoli aveva esercitato il potere temporale sulla città, si trovava priva di un proprio territorio in cui il papa potesse esercitare liberamente il suo ministero. Fu una questione di politica interna e internazionale[2], che si concluse con i Patti lateranensi del 1929. Durante il periodo della questione romana, i papi rimasero volontariamente in Vaticano, definendosi prigionieri.[3]